Cambiare la Configurazione Elettrica da Monofase a Trifase: Come Fare

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Effettuare il passaggio da contatore monofase a trifase è possibile, ma prima di spiegarti come fare è importante comprendere cosa significa.

Per questo prima di spiegarti le operazioni da effettuare ci assicureremo che tu possa capire la differenza fra le due tipologie di apparecchio. Inoltre ci occuperemo di scoprire quali sono i costi e le tempistiche da considerare per il cambio prendendo ad esempio un distributore come Enel. Infine sottolineeremo le diversità fra i due sistemi spiegandoti pro e contro di entrambi. 

Passaggio da Contatore Monofase a Trifase: come farlo

Se ti accorgi che la potenza del tuo contatore è insufficiente per casa tua, potresti pensare a effettuare il passaggio da monofase a trifase. Puoi valutare se sostituire in toto il contatore, oppure affiancare al vecchio apparecchio un nuovo trifase. In ogni caso dovrai comunicare le tue intenzioni al tuo fornitore, chiamando ad esempio il numero verde del servizio assistenza clienti. Quest’ultimo si occuperà di contattare il distributore di zona: per ulteriori informazioni, puoi consultare una guida ai fornitori

A questo punto, verrai contattato direttamente da un tecnico del tuo distributore che, dopo aver valutato i tuoi consumi, procederà con l’installazione di un nuovo contatore. Quindi, se ad esempio il tuo fornitore è Enel, quest’ultimo si occuperà di tutto, in qualità di distributore di energia elettrica. 

Quanto costa passare dal contatore monofase al contatore trifase?

Passare dal monofase al trifase significa variare le condizioni contrattuali dell’offerta che hai scelto in fase di voltura o subentro. Ciò che cambia è il costo legato alla quota potenza che ti verrà addebitata in bolletta, che ovviamente con un sistema trifase sarà più elevata. 

Dopo aver chiamato il numero verde Enel o del tuo distributore locale, riceverai un preventivo dettagliato con indicate le tempistiche di sostituzione. Se questi ultimi non vengono rispettati avrai diritto a un indennizzo automatico come stabilito da ARERA pari a: 

  • 35 € per un passaggio avvenuto nel doppio del tempo previsto; 
  • 70 € nel triplo del tempo; 
  • 105 € oltre il triplo. 

Come fare il passaggio dal contatore monofase a quello trifase di Enel?

Per effettuare il passaggio dal contatore monofase a quello trifase di Enel il primo step è utilizzare uno dei contatti Enel e parlare con il servizio clienti. Quest’ultimo si metterà in comunicazione con il distributore di zona, che eseguirà materialmente la sostituzione dell’apparecchio, ma prima ti chiederà alcuni dati: 

  • anagrafica relativa alla fornitura; 
  • tensione e fase richiesta
  • potenza richiesta in kW
  • recapiti telefonici e mail
  • documento d’identità dell’intestatario; 
  • codice POD: si tratta del codice numerico che identifica in modo univoco la tua utenza dell’energia elettrica. Puoi trovare il POD su una vecchia bolletta oppure visualizzarlo direttamente sul display del contatore: se hai difficoltà a reperirlo, ecco un’utile guida

Tempistiche per passare dal contatore monofase a trifase

Se dopo aver letto opinioni e recensioni su contatti-energia.it hai deciso di effettuare il passaggio, ti sarà utile conoscerne le tempistiche. I giorni lavorativi necessari a passare dal monofase al trifase possono variare da 7 a 20, nel dettaglio: 

  • 2 giorni lavorativi: è il tempo a disposizione del fornitore per inviare la richiesta al distributore di zona; 
  • da 5 a 20 giorni lavorativi: il tecnico del distributore deve eseguire un sopralluogo e valutare se procedere con le operazioni di sostituzione del contatore. Normalmente ci vogliono 5 giorni lavorativi, ma nei casi più complessi possono volercene anche 20.

È meglio un contatore trifase o monofase?

Se ti stai chiedendo se è meglio un contatore trifase o uno monofase per l’allaccio luce, per trovare una risposta devi prima conoscere la differenza fra i due. In sostanza, il primo si basa sulla presenza di tre cavi di fase più uno neutro, mentre nel secondo i tre cavi di fase vengono uniti in uno solo e il neutro viene mantenuto. Per apprezzarne le differenze, devi però conoscere i punti di forza e di debolezza dei due sistemi. 

Vantaggi e svantaggi del monofase 

Le caratteristiche principali del monofase sono: 

  • minori costi di installazione; 
  • è la tipologia più diffusa nelle case italiane. Non è in grado di sopportare consumi elevati ma è adatto per i consumi domestici come l’illuminazione, il riscaldamento e l’utilizzo di elettrodomestici comuni; 
  • non è possibile alimentare motori elettrici, in quanto non può produrre un campo magnetico rotante. 

Pro e contro del trifase 

Analizzando i pro e contro del trifase possiamo affermare che tale sistema: 

  • ha un costo maggiore di installazione; 
  • permette consumi maggiori rispetto a quelli del monofase, il che lo rende perfetto per appartamento frazionato contatore luce
  • è adatto all’alimentazione di motori elettrici e all’alimentazione di pompe di calore o trapani a colonna.

Per sintetizzare, puoi decidere di eseguire il passaggio da monofase a trifase nel caso in cui la potenza del tuo contatore non sia sufficiente per la tua casa. In questo caso potresti valutare anche il cambio di tariffa e per farlo ti suggeriamo di utilizzare Portale Offerte. Infatti visitando questa pagina potrai visualizzare e comparare tutte le offerte luce e gas presenti sul mercato energetico italiano. 


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Info

Aggiornato su 2 Feb, 2024

redaction La Redazione
Redactor

Daniele Tarantino

SEO Specialist

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